CORDYCEPS

Nome scientifico

Ophiocordyceps sinensis (Berk.) G.H. Sung, J.M. Sung, Hywel-Jones & Spatafora = Cordyceps sinensis (Berk.) Sacc.)

Famiglia

AsparagaceaClavicipitaceae

Parte usata

Per la produzione di integratori si utilizza il micelio, ossia l’intreccio sotterraneo di ife, sottili filamenti che assorbono e distribuiscono nutrimento al fungo.

 

Habitat e caratteristiche botaniche

È un fungo originariamente scoperto sulle impervie pendici delle montagne tibetane, nepalesi e himalayane. Cresce spontaneo a un’altitudine che varia tra i 4000 e gli oltre 6000 metri, anche se ormai è rarissimo trovarlo negli habitat originari, perché la continua e crescente richiesta del mercato internazionale ne ha provocato una raccolta indiscriminata e la conseguente scomparsa. Per questa ragione, l’esportazione di Cordyceps spontaneo è attualmente vietata dal governo cinese, come anche la sua importazione in Europa. Sono stati quindi implementati metodi di coltivazione controllati e sostenibili che garantiscono la fornitura di ottima materia prima.

Allo stato naturale, questo fungo ha una peculiarità: non parassita piante, ma insetti, in particolare coleotteri adulti o allo stato larvale. Colonizzato l’ospite adulto, Cordyceps ne sfrutta gli spostamenti aerei per disperdere il più possibile le proprie spore. Quando invece intacca le larve, le sfrutta come substrato di nutrimento e crescita per poter giungere alla maturazione completa e alla produzione del corpo fruttifero.


Curiosità e usi tradizionali

Rappresenta uno dei maggiori rimedi della Medicina tradizionale cinese e tibetana come tonico sistemico e stimolante libidico e immunitario, capace al contempo di calmare l’animo e dare serenità.

Pare che la sua scoperta risalga al VII secolo a.C., quando alcuni pastori notarono gli straordinari effetti tonici che Cordyceps aveva sulle performance fisiche e sulla potenza riproduttiva degli yak, che erano soliti cibarsene in primavera. Una volta provato il fungo e avendone riscontrato i benefici su loro stessi, ne comunicarono le virtù toniche e afrodisiache ad alcuni monaci, che presto informarono la corte imperiale. Viste le straordinarie e quasi miracolose proprietà, da allora la raccolta di Cordyceps fu riservata all’imperatore e alla nobiltà. Si narra che l’imperatore ne facesse mettere 5 g nello stomaco di un’anatra poi arrostita e che ogni giorno ne mangiasse una piccola porzione per poter soddisfare tutte le sue concubine.

Al di là di queste narrazioni dalle sfumature un po’ leggendarie, nella materia medica cinese e tibetana Cordyceps è ritenuto il “fungo della potenza”, uno dei maggiori tonici fisici e sessuali.  Rappresenta uno dei rimedi d’elezione per l’impotenza e l’infertilità ed è inoltre utilizzato da secoli per contrastare asma, tosse e molte altre problematiche respiratorie, tra cui i disturbi dell’altitudine legati alla rarefazione dell’ossigeno.

Per la sua capacità di rinvigorire il corpo, è consigliato anche dopo lunghi periodi di esaurimento psicofisico, in caso di malattie o convalescenze prolungate.


Proprietà e indicazioni evidenziate dalla ricerca moderna

Numerosissimi lavori scientifici evidenziano le importanti attività salutistiche di Cordyceps e supportano anche le indicazioni delle antiche medicine asiatiche.

Gli estratti di questo fungo interagiscono con il nostro sistema immunitario, migliorando l’efficienza delle naturali difese dell’organismo.
Sostiene inoltre la funzionalità delle prime vie respiratorie: le ricerche hanno dimostrato che possiede proprietà antitussive e concorre a migliorare l’ossigenazione. In virtù di ciò e grazie al comprovato effetto tonico, è particolarmente apprezzato da atleti e sportivi per migliorare resistenza e performance (leggi anche la fitorubrica “Cordyceps batte tutti”).
Secondo quanto emerge dalla letteratura scientifica, l’azione tonica si estende a livello gonadico e libidico, sostenendo il desiderio e la fertilità sia maschile sia femminile. Per le donne, inoltre, emergono potenziali benefici anche nella riduzione dei disturbi legati alla menopausa.
I benefici di Cordyceps si estendono al sostegno metabolico, con la regolazione dei livelli ematici di grassi e zuccheri.
Infine, sul piano psico-emotivo, trova supporto l’indicazione tradizionale del fungo come rimedio che calma e rasserena: infatti, in alcune sperimentazioni si è osservato un riequilibrio degli ormoni legati a stress, ansia e alterazioni dell’umore.


Uso e controindicazioni

Può interagire con i farmaci immunosoppressori e ipoglicemizzanti.
Cautelativamente sconsigliato in gravidanza e allattamento
Fitomedical utilizza un estratto secco di Cordyceps titolato al 7% in acido cordiceptico e lo propone in:

  • Cordyceps MicoEST: assumere 1 tavoletta 2 o 3 volte al giorno, 5-10 minuti prima dei pasti principali.

Questo materiale è fornito esclusivamente a scopo informativo e non è assolutamente inteso come sostitutivo dell’atto medico. Pertanto, le informazioni ricevute non presentano in alcun caso natura prescrittiva o terapeutica e non devono essere utilizzate per diagnosticare o curare un disturbo o una malattia. Chiunque lo consulti è invitato ad interpellare il medico curante per domande relative al proprio stato di salute e in caso di malessere o malattia. Le notizie sulle piante qui riportate sono messe a disposizione a solo titolo informativo. Rappresentano una sintesi di informazioni desunte da diverse fonti concernenti l’uso delle piante officinali.


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