Schisandra

Nome scientifico

Schisandra chinensis (Turcz.) Baill.

Famiglia

Schisandraceae

Parte usata

Si utilizzano i frutti, che vengono raccolti in autunno.

 

Habitat e caratteristiche botaniche

Nei suoi frutti rosso vivo, raccolti in grappoli pendenti, Schisandra sembra materializzare tutta la tenacia necessaria per sopravvivere nel proprio habitat, caratterizzato da terreni aridi e temperature invernali molto rigide. Infatti, cresce spontanea nelle regioni fredde dell’Asia orientale, in particolare in Cina, Corea e Russia, dove raggiunge anche gli 8 metri di altezza.
È come se questa liana rampicante immagazzinasse il moderato calore e lo scarso nutrimento a disposizione, trasformandoli infine in una miriade di tonde bacche fiammanti.
Pur essendo originaria dell’Oriente, oggi è facile trovarla anche nei nostri vivai.


Curiosità e usi tradizionali

Wu Wei Zi, cioè “bacca dei cinque sapori”: così è tradizionalmente chiamata in Cina, in riferimento alla variegata percezione di acido, salato, amaro, dolce e piccante che i suoi frutti suscitano al palato. Dal momento che, per la Medicina Tradizionale Cinese, ogni sapore ha una particolare qualità energetica e una conseguente proprietà salutistica, possiamo intuire la complessa azione di queste bacche.
In effetti, Schisandra è ritenuta un tonico che potenzia l’energia vitale – il Qi –, favorendone poi il fluire in tutto l’organismo: in questo modo, dona vitalità e ristabilisce le corrette funzioni di tutti gli organi.
La sua azione si orienta soprattutto al Fegato, che per la fisiologia orientale è responsabile della circolazione di sangue e nutrienti nel corpo, influenza la qualità del sonno e riequilibra l’eccessiva irritabilità.


Proprietà e indicazioni evidenziate dalla ricerca moderna

Schisandra è tuttora oggetto di ricerche che validano scientificamente le osservazioni e gli usi tradizionali.
I suoi estratti si delineano così come efficace rimedio tonico, che contrasta i molteplici disturbi di uno stato di stress caratterizzato da un rallentamento delle funzioni epatiche e connotato da un senso di pesantezza psico-fisica. I ricercatori evidenziano inoltre che Schisandra proteggere il fegato da eventuali problematiche infiammatorie, salvaguardandolo anche dai danni dovuti a contaminanti ambientali o tossine prodotte dallo stesso organismo.
I frutti di questa pianta alleviano infine le difficoltà psicofisiche che il sovraccarico epatico comporta: il senso di fatica con mal di testa e sonno disturbato, le infezioni frequenti e le allergie, la scarsa concentrazione e i comportamenti aggressivi e astiosi, tipici di chi “si rode il fegato”.


Uso e controindicazioni

Non sono state rilevate controindicazioni ai normali dosaggi. Cautelativamente controindicato in gravidanza e in allattamento.
Fitomedical utilizza un estratto di Schisandra titolato al 3% in schisandrine e lo propone in:

Schisandra è presente anche nei seguenti prodotti:


Questo materiale è fornito esclusivamente a scopo informativo e non è assolutamente inteso come sostitutivo dell’atto medico. Pertanto, le informazioni ricevute non presentano in alcun caso natura prescrittiva o terapeutica e non devono essere utilizzate per diagnosticare o curare un disturbo o una malattia. Chiunque lo consulti è invitato ad interpellare il medico curante per domande relative al proprio stato di salute e in caso di malessere o malattia. Le notizie sulle piante qui riportate sono messe a disposizione a solo titolo informativo. Rappresentano una sintesi di informazioni desunte da diverse fonti concernenti l’uso delle piante officinali.


youtube instagram envelop mail4 google-plus google facebook twitter linkedin printer