Shatavari

Nome scientifico

Asparagus racemosus Willd.

Famiglia

Asparagaceae

Parte usata

Sono le radici tuberose a essere apprezzate da secoli per le loro proprietà salutistiche.

 

Habitat e caratteristiche botaniche

Si tratta di un rampicante perenne e spinoso, appartenente alla famiglia degli Asparagi.

Originario dell’India tropicale e subtropicale, cresce spontaneo anche in alcune parti dell’Africa e dell’Australia. Pur prediligendo habitat umidi, si adatta anche a condizioni di estrema aridità, grazie alla capacità delle sue radici di immagazzinare l’umidità del terreno.
La pianta può crescere fino a 2 m d’altezza, con un’ampia ramificazione di steli che possono raggiungere i 4 m di lunghezza.
Le foglie sono delicate, morbide e aghiformi. In estate, sbocciano minuscoli e abbondanti fiori bianchi, dolcemente profumati. A settembre, invece, la pianta fruttifica, producendo bacche globose di colore viola-nerastro.
Ha un esteso apparato radicale, formato da circa un centinaio di radici che riescono a crescere fino a 1 metro di lunghezza.


Curiosità e usi tradizionali

Shatavari in sanscrito significa “più di cento radici”, con riferimento all’esteso apparato radicale. Il termine, però, è comunemente usato in India nell’accezione di “donna che ha cento mariti”, alludendo al comprovato effetto tonico che esercita sull’apparato riproduttivo femminile. È infatti un rinomato rimedio afrodisiaco, che favorisce la fertilità, regola il ciclo mestruale e stimola l’allattamento. Non a caso, questa radice è l’ingrediente principale di un tradizionale “elisir afrodisiaco”, consigliato a chi si desidera tonificare l’energia procreativa e sessuale: la ricetta combina Shatavari ad altri rimedi che stimolano la libido, come Withania, Maca ed essenza di Vaniglia.
Da secoli, la medicina ayurvedica lo utilizza anche per aiutare a prevenire l’aborto spontaneo e contrastare i sintomi della menopausa, come vampate di calore, secchezza intima, irritabilità e deficit mnemonici.
Le sue radici sono apprezzate inoltre per gli effetti lenitivi e riparativi sulle mucose gastriche e intestinali irritate: Shatavari viene perciò consigliato nel caso di disturbi come coliti, dissenteria, bruciore gastrico e reflusso.
Infine, in Ayurveda si ritiene che questo rimedio estenda i propri benefici al sistema nervoso, riducendo irritabilità, nervosismo, insonnia e spasmi d’origine ansiosa.


Proprietà e indicazioni evidenziate dalla ricerca moderna

Come già riscontrato per altri rimedi che l’Occidente ha mutuato dalle medicine Orientali (vedi per esempio: Schisandra e Tulsi), gli usi tradizionali trovano conferma nelle ricerche scientifiche contemporanee.
Infatti, gli studi hanno individuato negli estratti di Shatavari delle molecole che fungono da precursori naturali degli ormoni femminili e aiutano così a bilanciare i possibili squilibri endocrini del periodo fertile e della menopausa. A questo proposito, un recente studio – condotto su donne tra i 45 e i 60 anni – ha dimostrato che con l’assunzione del rimedio per 60 giorni si è verificato un significativo miglioramento di sintomi come vampate di calore, sudorazione notturna, ansia, associato a un miglioramento anche dei parametri legati allo stato fisico, mentale e sessuale*.
Shatavari è inoltre ritenuto un tonico adattogeno che aiuta a migliorare le risposte dell’organismo allo stress e permette quindi di affrontare con più efficienza i momenti di sovraccarico psico-fisico.
Infine, a ulteriore conferma degli usi tradizionali, dalla letteratura scientifica è emerso che nelle radici di Shatavari sono presenti anche componenti ad azione lenitiva, particolarmente utili nelle irritazioni gastrointestinali e dell’apparato riproduttivo.

* Gudise et al. Efficacy and Safety of Shatavari Root Extract for the Management of Menopausal Symptoms: A Double-Blind, Multicenter, Randomized Controlled Trial. Cureus. 2024 Apr 8;16(4):e57879.


Uso e controindicazioni

Non sono evidenziate controindicazioni ai normali dosaggi. Non somministrare in gravidanza.
Fitomedical utilizza un estratto secco di Shatavari titolato al 20% in saponine e lo propone in:

  • Shatavari EST: assumere 1 tavoletta 2 o 3 volte al giorno, 5-10 minuti prima dei pasti principali.

Questo materiale è fornito esclusivamente a scopo informativo e non è assolutamente inteso come sostitutivo dell’atto medico. Pertanto, le informazioni ricevute non presentano in alcun caso natura prescrittiva o terapeutica e non devono essere utilizzate per diagnosticare o curare un disturbo o una malattia. Chiunque lo consulti è invitato ad interpellare il medico curante per domande relative al proprio stato di salute e in caso di malessere o malattia. Le notizie sulle piante qui riportate sono messe a disposizione a solo titolo informativo. Rappresentano una sintesi di informazioni desunte da diverse fonti concernenti l’uso delle piante officinali.


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